Il ponte sul Tevere e la “polveriera”.
Il ponte fotografato dalla riva destra del fiume.
Il Tevere a nord del ponte.
Lavandaie sulla riva del fiume.
Il ponte e, sullo sfondo, Villa Montesca.
Villa Montesca.
Villa Montesca dalla strada per Uppiano.
Allievi e maestre della Scuola della Montesca.
Leopoldo Franchetti nel giardino di Villa Montesca.
Il sanatorio Casalsole.

Il Tevere e la Montesca

Il ponte Vittorio Emanuele II fotografato da nord nel 1929. Sulla destra la cosiddetta “polveriera”. A sinistra, il lavoro delle lavandaie.

Il ponte, aperto al traffico nel 1864, sarebbe stato distrutto durante la seconda guerra mondiale dai tedeschi in ritirata.
Il Tevere a nord del ponte, con la “polveriera” sulla sinistra. Le lavandaie (sulla destra) erano chine sui loro “sassi” a lavare i panni anche in inverno.

 

Altra immagine di lavandaie presso il ponte sul Tevere. Per gran parte della popolazione, nella buona stagione il Tevere era anche luogo di refrigerio e di ricreazione, un parco naturale, le cui “greppe” diventavano le spiagge dei vari rioni: la gente di Rignaldello, della Mattonata e del Prato generalmente si riversava per i bagni e le scampagnate nei tratti di Tevere denominati Massi, Canonica e Rivolte; per quella del centro e di San Giacomo, i punti di ritrovo si chiamavano Strappi, Grattatrippa e Albereto.


Il ponte Vittorio Emanuele II fotografato all’inizio del ‘900 dal “patollo”; sullo sfondo, Villa Montesca.
Villa Montesca fu costruita dai fratelli Leopoldo e Giulio Franchetti negli anni 1885-1889. Fu poi contornata da un parco di grande valore botanico.
Villa Montesca nei primi anni del ‘900, quando la vegetazione del parco non era ancora così cresciuta da sovrastarla.

 

Alice Hallgarten Franchetti, al centro, con gli allievi e le maestre della Scuola della Montesca, che avviò per dare istruzione ai figli dei suoi contadini. La foto risale agli anni 1905-1910.

Il barone e deputato Leopoldo Franchetti, con il cane, nel giardino della sua villa, nel primo decennio del ‘900.

 

Il rinomato sanatorio Casalsole negli anni ’30 del ‘900. Esposto a oriente, si situava leggermente a meridione di Villa Montesca, in posizione meno elevata.