Di cosa si moriva

L’ufficiale sanitario tifernate, il dottor Fabbri, redasse una Relazione annuale sui decessi verificatesi nel Comune di Città di Castello nel 1916. Segnalò che vi era stata “una endemia sporadica di febbri tifoidee, di indole mite e limitata alle frazioni di Morra e Lerchi”, causata dalle “pessime condizioni” dei pozzi di acqua potabile; aveva colpito 107 individui, uccidendone 20…