La “volta della Sora Laura”.
Loggiato di Palazzo Vitelli alla Cannoniera.
L'Hotel Cannoniera.
Gli Ospedali Uniti.
Chiesa di Santa Caterina: facciata.
Interno di Santa Caterina.
Lo stabilimento F.A.T. su via Oberdan.
lo stabilimento F.A.T. su via Borgo Farinario.
Antica chiesa dei Templari.
Il nuovo brefotrofio.
Restauri a San Domenico.
Chiostro di San Domenico.
Via della Madonna.
Via della Madonna e i capannoni della F.A.T.
Vicoli della Mattonata.

Tra Mattonata e Prato

La “volta della Sora Laura” è addossata alle mura del cinquecentesco Palazzo Vitelli alla Cannoniera. La foto mostra lo stato di degrado del palazzo, decorato con graffiti, prima del suo restauro che preluse, nel 1912, al trasferimento in esso della Pinacoteca Comunale. Sullo sfondo si scorge la Cappella dei Casceri, demolita nel 1941.

Loggiato di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, sull’omonima via, negli anni ’20 del ‘900. Recentemente è stato inglobato nella Pinacoteca Comunale.

Scorcio di via Battisti e, sullo sfondo, di via della Cannoniera, dove si situa l’ingresso della Pinacoteca Comunale. Sopra l’arco, si può notare l’insegna dell’Hotel Cannoniera, che tra ‘800 e ‘900 fu l’albergo di maggior prestigio della città. Un manifestino elettorale, sulla destra, inneggia ad Adolfo Maioli: fu sindaco dal 1910 al 1914.

L’edificio degli Ospedali Uniti all’inizio del ‘900. Fu costruito alla fine del ‘700 su progetto dell’architetto Gian Maria Ciaffaroni per ospitare l’istituto ospedaliero voluto da mons. Luigi Gazzoli per accorpare gli ospedali tifernati. Dal 2000, dopo il trasferimento dell’ospedale presso Belvedere, il palazzo attende una nuova destinazione d’uso.

Facciata della ex-chiesa di Santa Caterina, all’imbocco dell’omonima via. Diventata proprietà della Fattoria Autonoma Tabacchi, è stata inglobata nel suo insediamento industriale e, nel 1950, demolita e ristrutturata.

Interno della ex-chiesa di Santa Caterina nel 1929, quando era adibita a deposito delle botti di tabacco della F.A.T.

Espansione dello stabilimento industriale della Fattoria Autonoma Tabacchi tra via Oberdan e l’ospedale, sulla sinistra, e via Borgo Farinario, sulla destra. La foto risale ai primi anni ’40 del ‘900.

Via Borgo Farinario in direzione del quartiere Mattonata. Sulla sinistra, lo stabilimento della Fattoria Autonoma Tabacchi; sulla destra, la segheria Garinei, che sarà poi inglobata nel complesso industriale della F.A.T.

Questo era lo stato dell’affresco dell’Ultima Cena negli anni ’30, in quella che si considera sia stata l’antica chiesa dei Templari a Città di Castello. Per decenni il locale è stato usato come deposito dalla Fattoria Autonoma Tabacchi. Attualmente sono in corso rilevanti lavori di restauro.

Il Brefotrofio, che dava asilo all’infanzia abbandonata, trovò sede decorosa in questo padiglione, costruito nel secondo decennio del ‘900 dietro al palazzo degli Ospedali Uniti, lungo via Santa Caterina.

Lavori di restauro della chiesa di San Domenico, attuati dall’impresa edile di Napoleone Bistoni alla fine degli anni ’20 del ‘900. In tale circostanza vennero tolti gli elementi barocchi che avevano alterato il carattere originario della chiesa; l’altare adorna ora la chiesa della Madonna delle Grazie.

Chiostro di San Domenico all’inizio del ‘900. Si può notare come anche allora giacesse in condizioni di incuria e fosse usato come deposito.

Via della Madonna, nel quartiere Mattonata. Dietro le dimore signorili e borghesi del corso, si estendeva questo agglomerato di vicoli dove risiedeva per lo più il ceto operaio e bracciantile: case modeste, spesso povere.

Scorcio di via della Madonna verso ovest. Là dove anticamente il vicolo si prolungava in via del Campaccio, nel secondo dopoguerra venne costruito un imponente capannone industriale che, dal punto di vista urbanistico, “soffocò” il quartiere Mattonata. Recentemente è stato demolito.

Animali da cortile per le vie della Mattonata. Ancora negli anni ’50, diversi fondi del quartiere erano adibiti a stalla o vi si allevavano galline e conigli. Ciò aggravava le condizioni igieniche di questo rione popolare, come degli altri neel centro urbano.