Veduta della città da sud-ovest, con porta San Florido.
Mercato del bestiame a porta San Florido.
Porta San Florido in un giorno di fiera.
Via San Florido presso la barriera.
Rifacimento del lastricato di via San Florido.
Scorcio di via San Florido.
Altra veduta di via San Florido.
"Piazza della Gramigna".
Il palazzo del Monte di Pietà e lo sbocco nel corso.

Porta e via San Florido

Città di Castello ha da sempre un legame profondo con il Tevere, che la lambisce presso porta San Florido. La romana Tifernum Tiberinum era un porto fluviale. Il ponte sul Tevere, intitolato a Vittorio Emanuele II, fu completato nel 1864. Sarà poi distrutto dai tedeschi in ritirata nel luglio 1944.

Mercato del bestiame fuori porta San Florido. Si può notare, ancora integro, il tratto di mura sulla destra; sarà demolito nel 1946. In quel punto esisteva un torrione, abbattuto nel 1861 proprio per ampliare l’area destinata alla compravendita del bestiame.

Altra immagine del mercato del bestiame. Permette di osservare i due edifici della cosiddetta “barriera” che nel 1873 fu eretta al posto dell’antica porta San Florido.

Imbocco di via San Florido in un giorno di mercato all’inizio del ‘900. Attraverso porta San Florido entrava in città tutta la popolazione rurale che viveva alla destra del Tevere, proveniente soprattutto dalla parte meridionale del territorio tifernate.

Scalpellini intenti nel lavoro di rifacimento della pavimentazione di via San Florido nel 1932.

Scorcio di via San Florido, fino alla chiesa di Santo Spirito. A quell’epoca via San Florido continuava fino a inserirsi nel corso, includendo l’odierna via Marconi.

Via San Florido attraversava, e attraversa, il popoloso quartiere del Prato. Anche quei tratti che ora chiaramente necessitano di un recupero, fino a qualche anno fa erano caratterizzati da vivace attività commerciale e artigianale.

Piazza del Garigliano, popolarmente chiamata “piazza della Gramigna”, all’inizio del ‘900. Con la sua veduta del medioevale campanile rotondo, ha sempre rappresentato uno degli scorci più belli e significativi di Città di Castello.

La parte più alta dell’allora via San Florido, ora Marconi, che immetteva nel corso. Il palazzo sulla destra ospitò fino al 1916 il Monte di Pietà; dal 1855 al 1913 fu anche sede della Cassa di Risparmio.