Pressione fiscale e condizioni economiche a metà secolo
Il fallimento dell’insurrezione e l’irreparabile rottura tra liberali e Pio IX riportarono nello Stato pontificio un clima di repressione e di chiusura a ogni rinnovamento. Restavano inoltre irrisolti i più acuti problemi statali. Su tutti la crisi finanziaria, aggravata dagli eccezionali eventi politici di quel tempo. Il governo decise pertanto un’imposizione eccezionale di un milione di scudi; il riparto per il Comune tifernate ammontava a oltre 6.818 scudi, da pagare in tre rate. A nulla valse la supplica di dilazionare la metà del pagamento al 1852, “commiserando il miserabile stato” dell’amministrazione municipale, con le casse vuote e già indebitate. Si dovette così ricorrere a una tassa straordinaria…