Visita allo Stabilimento Lapi.
La Tipografia Arti Grafiche.

Nuovi sviluppi industriali

Dopo gli anni ’50,  il volto dell’industria tipografica tifernate è completamente mutato. Mentre la “Grifani-Donati”, ancora nella sua vecchia sede di corso Cavour, conserva suggestive vestigia della bottega di un tempo, le grandi aziende “storiche” hanno man mano cessato di esistere e i nuovi proprietari ne hanno cambiato la denominazione e, per molti aspetti, le caratteristiche. Del passaggio da “Leonardo da Vinci” a Tiferno Grafica si è detto. Nel 1967 giunse a conclusione la lunga esperienza cooperativa dell'”Unione Arti Grafiche”. In quegli anni di considerevole sviluppo delle attività industriali nella valle, anche in virtù dell’insediamento di imprenditori forestieri, la rilevò uno di essi, Antonio Abete, tenendola in vita come Tipografia Arti Grafiche. Successivamente, nel corso degli anni ’70, la famiglia Spinelli non reputò più opportuno mantenere la responsabilità diretta sia della casa editrice “Dante Alighieri”, sia della “Lapi”; così, quando alcuni imprenditori fondarono nel 1975 la Delta Grafica, favorì l’acquisizione da parte loro del macchinario e del personale della tipografia, garantendo nel contempo un particolare legame tra la nascente azienda e la casa editrice.

L’avventura della “Lapi” durò quindi poco più di cent’anni. Si chiudeva davvero un’epoca, perché nel frattempo si stavano verificando straordinarie trasformazioni sia nel complesso dello scenario economico tifernate, sia nello specifico dell’industria tipografica. Nei primi anni Sessanta l’amministrazione comunale di Città di Castello aveva attrezzato una zona industriale; la Cassa di Risparmio locale si era adoperata per convogliare finanziamenti. L’intento era di promuovere l’industrializzazione del territorio proprio nel momento di più acuta crisi dell’agricoltura, con migliaia di persone che abbandonavano le campagne. Molti imprenditori avevano colto l’opportunità offerta dai nuovi spazi urbanizzati fuori le mura e dalle agevolazioni fiscali e creditizie per trasferire le proprie aziende, investire in nuova tecnologia, modernizzare la produzione, incrementare l’occupazione e avviare una fase di sviluppo senza precedenti.