Il fabbro che, prima dell’Unità d’Italia, più a lungo restò al servizio della Cattedrale fu Lorenzo Beni, di cui si conservano note e fatture rilasciate dal 1815 al 1860. Non le scrisse lui, però, perché analfabeta.
La Cattedrale e i suoi annessi richiedevano una notevole varietà di lavori; il genere di riparazioni commissionategli contribuisce quindi a far luce sul mestiere del fabbro a quell’epoca. Beni fu pagato per aver “acomodato” i cancelli della balaustrata dell’altare maggiore e di Sant’Anna, le maniglie delle porte, i piattini “dell’ampolle” e gli incensieri, “la campana de San Pietro”, i campanelli “della dottrina e della comunione” e la “chiavarda” del pozzo…
Il testo è nel documento allegato.
Le fotografie nel sito, se non dell’autore, provengono per lo più dalla Fototeca Tifernate On Line.
Si chiede a quanti attingeranno informazioni e documentazione di citare correttamente la fonte.