Dopo la morte di Lapi nel 1903 – di infarto, a Vallombrosa, mentre stava passeggiando nel bosco con Hartmann e altri amici -, Enrico rimase ancora alcuni anni nello Stabilimento. Però lo amareggiarono in modo crescente le discordie intestine che minarono l’operatività dell’azienda e ne ridimensionarono gli orizzonti. Venuto a mancare il carisma del suo fondatore, essa fu scossa da crisi così violente che ne misero a repentaglio l’esistenza.
Infine, nel 1912, quando la “Lapi” si ristrutturò, eliminando definitivamente il reparto litografico, Hartmann fu licenziato. Il 31 gennaio di quell’anno Hartmann annotò nella sua agenda: “Con oggi sono licenziato dallo Stabilimento Lapi dopo aver fatto per 25 anni e 7 mesi sempre tutto il mio possibile e non aver mai preso parte alle camorre”. Il litografo svizzero non si perse d’animo e impiantò un suo laboratorio in corso Cavour, dove abitava. Vi avrebbe continuato a lavorare fino al 1940.