Diploma per la Battaglia del Grano.
Propaganda della Battaglia del Grano a Umbertide.

La Battaglia del Grano

Proclamata nell’estate del 1925 da Mussolini per ridurre le importazioni di grano che pesavano gravemente sul bilancio italiano, la Battaglia del Grano prese l’avvio l’anno successivo con un forte impegno propagandistico e tecnico da parte del regime. Anche nell’Alta Valle del Tevere si costituì un Comitato Intercomunale per sostenere l’iniziativa. Nella cerimonia conclusiva della prima campagna, il 15 ottobre 1926 oltre un migliaio di contadini assieparono piazza Vitelli per ascoltare il discorso radiotrasmesso tenuto dal Duce al Teatro Costanzo di Roma. La Battaglia del Grano avviò la politica autarchica del fascismo, che si sarebbe ulteriormente ramificata nella seconda metà degli anni ’30.
Gli incentivi economici, i provvedimenti tecnici per il miglioramento della qualità, la promozione della meccanizzazione e della concimazione chimica e l’aggiornamento professionale degli agricoltori contribuirono a determinare il successo della Battaglia del Grano. In Italia la produzione annuale crebbe dai circa 52 milioni di quintali dei primi anni ’20 ai quasi 75 milioni della fine degli anni ’30, quando il Paese aveva ormai raggiunto l’autosufficienza. Nel comune tifernate, nel periodo 1929-1933 la superficie coltivata a grano fu estesa da 6.845 a 7.259 ettari, con un incremento di produzione da 75.971 a 124.789 quintali. La produttività granaria crebbe da 11.10 a 17.19 quintali per ettaro, un incremento percentualmente più elevato della media provinciale.
Il 7 ottobre 1927 furono premiati a Città di Castello i vincitori del concorso per produttori indetto in occasione della seconda annata della Battaglia del Grano. La Scuola di Agricoltura – perno dell’iniziativa – promosse sotto le logge di palazzo Vecchio Bufalini una esposizione di macchine agricole, campioni di grano e documentazione fotografica sulla campagna agraria promossa dal regime. Il clima di patriottismo che avvolse l’iniziativa favorì la penetrazione del fascismo nelle campagne. Anche la Chiesa sostenne concretamente la Battaglia del Grano.

Per un quadro più ampio del tema, si veda il mio volume Il fascismo a Città di Castello, Petruzzi Editore, Città di Castello 2004.