Annuncio pubblicitario della calzoleria Niccolini.

Fabbricazione delle scarpe nel primo ‘900

Nei primi anni del Novecento Città di Castello ospitava ancora una folta comunità di un centinaio di calzolai. Nel 1902 i lavoranti delle botteghe costituirono una lega di resistenza “onde migliorare le loro tristi condizioni” e raggiunsero “subito ed amichevolmente” un accordo – ma non se ne conoscono i termini – con i loro datori di lavoro. La lega risorse cinque anni dopo, chiedendo nuovi aumenti salariali. Seguì una trattativa sulle “tariffe di cottimo” e i lavoranti finirono con l’accettare le controproposte dei capibottega per aumenti medi di 25 centesimi sulle vecchie tariffe. La lega poi perse di vitalità…

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