Lapide sul ponte presso Corposano in memoria delle giovani vittime dell'esplosione di una mina.
Dino Casi

Vittime dell’esplosione di mine a San Giustino

In tutto il territorio comunale si verificò uno stillicidio di decessi a causa delle mine. Dal 17 luglio alla fine di novembre 1944 morirono 24 sangiustinesi, tra cui sei adolescenti.

 

Vittime dell’esplosione di una mina il 14 agosto 1944 presso Corposano

De Angelis Mario, di Gaetano, nato a Perugia l’11 novembre 1930, residente a San Giustino, di padre ingegnere, studente.

De Angelis Pietro, di Gaetano, nato il 1° agosto 1929, residente a San Giustino, di padre ingegnere, studente.

Ravasio Italo, di Battista ferroviere, nato a Gallarate (Varese), residente ad Arezzo, di anni 13, studente.

Selvi Pompeo, di Giovanni muratore, nato il 18 agosto 1930.

Sulla morte dei quattro giovani, si legge nel Registro dei morti dell’ Archivio Parrocchiale di San Giustino: “[…] uccisi da una mina anticarro mentre ceravano di rendere innocua un’altra mina a questa collegata. Il fatto è avvenuto presso il primo ponte sulla strada che porta a Corposano e cioè presso la località detta il Palazzo Porrino”. In altra documentazione, il fatto avvenne tra il voc. Molinello e il ponte sul Vertola. A seconda delle fonti, l’esplosione dell’ordigno avvenne alle ore 18.30 o alle ore 19.15.

 

Altre vittime di mine nel territorio di San Giustino nel 1944

Barbafina Cesare, di Aurelio muratore, nato il 9 settembre 1932 a San Giustino, dove risiedeva, deceduto l’8 ottobre 1944 a Celalba (San Giustino) per esplosione di ordigno di guerra.

Bastianoni Fernando, di Angiolo, nato a San Giustino il 3 ottobre 1928, residente a Molinello, colono, deceduto il 30 luglio 1944 a Molinello per esplosione di mina. Si legge nel Registro dei morti dell’Archivio Parrocchiale di San Giustino: “[…] è stato deposto in una fossa in attesa di poterlo trasportare al cimitero: essendo il terreno minato non si è potuto trasportare al cimitero. Il giovane è deceduto per lo scoppio di una piccola mina sotterranea”.

Brachelente Giuseppe, di Giovanni, nato a Umbertide l’8 giugno 1914, residente a San Giustino, bracciante, coniugato con Maria Cappellacci, deceduto il 22 settembre 1944 all’ospedale di Città di Castello “per spappolamento della gamba destra” in seguito a esplosione di mina.

Carobi / Carobbi Maria, di Luigi, nata a Città di Castello il 5 luglio 1884, residente a San Giustino, colona, vedova di Francesco Simoncini, deceduta il 17 luglio 1944 all’ospedale di Sansepolcro per ferite ad ambedue gli arti inferiori da esplosione di mina.

Casi Dino, di Giuseppe, nato il 4 agosto 1929 a San Giustino, dove risiedeva, operaio, deceduto l’8 ottobre 1944 a Celalba (San Giustino) per esplosione di ordigno bellico.

Gagliardi Chiara, di Tullio, nata a San Marcello Pistoiese il 14 aprile 1929, casalinga, residente a Palazzetto, ivi deceduta il 29 novembre 1944 per esplosione di mina.

Gennaioli Assunta, di Daniele, nata a San Giustino il 7 marzo 1905, casalinga, coniugata con Lazzaro Brizi, deceduta il 7 ottobre 1944 per esplosione di mina.

Giorni Annunziata, di Pietro, nata a Monterchi il 1° aprile 1892, casalinga, coniugata con Giuseppe Martini, deceduta il 4 agosto 1944 a Cospaia (San Giustino) per esplosione di mina.

Petturiti Elena, di Luigi, nata a Città di Castello il 22 maggio 1917, residente in loc. Sportone (San Giustino), coniugata con Pasquale Tassini, deceduta il 15 luglio 1944 all’ospedale di emergenza del Seminario Vescovile di Città di Castello per “ferite multiple da scoppio di mina.

Pierini Assunta, di Egisto, nata a San Giustino il 21 agosto 1901, residente a Selci, casalinga, coniugata con Francesco Dell’Omarino, deceduta il 21 luglio 1944 a Selci per esplosione di mina.

Polchi Domenico, di Annibale, nato il 28 giugno 1893 a San Giustino, dove risiedeva, cantoniere, coniugato con Clodia Pasqui, deceduto il 21 agosto 1944 sulla via Anconetana per esplosione di mina.

Possenti Giuseppe, di Sebastiano, nato a Sansepolcro l’8 aprile 1889, residente a San Giustino, bracciante, coniugato con Maria Mercati, deceduto il 26 agosto 1944 per esplosione di mina.

Ruggeri Livia, di Giuseppe, nata ad Anghiari il 24 agosto 1898, residente in loc. La Torre di Corposano, casalinga, coniugata con Domenico Cocci, deceduta il 27 luglio 1944 a Corposano per esplosione di mina.

Santini Gino, di Gelasio, nato a Sansepolcro l’11 maggio 1911, residente in loc. La Fornace, operaio, deceduto il 9 agosto 1944 all’ospedale di Città di Castello per “emorragia profusa in seguito a spappolamento gamba sinistra per scoppio di mina”.

Serafini Ilio, di Orlando, nato il 26 dicembre 1922 a San Giustino, dove risiedeva, calzolaio, celibe, deceduto il 29 agosto 1944 nell’ospedale militare inglese di Città di Castello per le ferite agli arti superiori e inferiori arrecategli dall’esplosione di una mina a Monte Giove (San Giustino).

Veschi Antonio, di Angiolo, nato a San Giustino il 5 agosto 1878, residente a Bagnaia, coltivatore diretto, coniugato con Annunziata Crescentini, deceduto il 26 luglio 1944 per esplosione di mina.

 

Decedettero a San Giustino per la medesima causa i non residenti

Gabellini Assunta, di Agostino, nata a Borgo Pace il 25 settembre 1894, residente a Borgo Pace, casalinga, deceduta il 1° settembre a Corposano Badiaccia (San Giustino) per scoppio di mina.

Lorenzini Dionisio, di Tommaso, nato a Borgo Pace il 20 maggio 1920, residente a Borgo Pace, colono, deceduto il 7 settembre 1944 a Corposano Badiaccia (San Giustino) per scoppio di mina.

 

Vittime di mine e residuati bellici dal 1945 al 1948

Dini Giuseppe, di Pietro, nato a Mercatello il 18 marzo 1891, residente in loc. Ca di Coccio, colono, coniugato con Domenica Pasquali, deceduto il 24 marzo 1945 all’ospedale di Città di Castello per ferite da esplosione di mina.

Pavesi Lorenzo, di Teobaldo, nato e residente a San Giustino, di anni 21, falegname, deceduto il 3 dicembre 1948 all’ospedale di Città di Castello per ferite da scoppio di residuato bellico.

Salotti Carlo, di Antonio, nato a Perugia, residente a San Giustino, di anni 26, deceduto il 2 dicembre 1948 all’ospedale di Città di Castello per ferite da scoppio di residuato bellico (“ampia ferita all’addome con fuoriuscita di visceri e rottura di varie porzioni di intestino con sfondamento in cavità peritoneale da scoppio di proiettile”).

Santinelli Giovanni, di Angelo, nato a Città di Castello il 20 maggio 1926, residente a San Giustino, operaio, celibe, deceduto il 5 marzo 1945 in loc. Monticello (San Giustino) per esplosione di ordigno di guerra.

 

Per il testo integrale, con le note e i riferimenti iconografici, si veda il mio volume Guerra e Resistenza nell’Alta Valle del Tevere 1943-1944, Petruzzi Editore, 2016.