Il direttore Gonzales, con il sindaco Adolfo Orsini e il presidente Massimo Biagioni.
Andamento del numero dei diplomati dal 1969 al 1999.

Verso il rilancio

Nel settembre 1993 fu nominato presidente del consiglio di amministrazione l’imprenditore Massimo Biagioni. La “Bufalini” stava cercando di ampliare l’offerta formativa. Infatti ai corsi biennali per meccanici e falegnami mobilieri vennero ad aggiungersi, dai primi mesi del 1994, corsi professionali di riqualificazione e aggiornamento per la sicurezza nei cantieri e per gli impianti a gas, per operatori in ambiente CAD e Office Automation e per tecnici per il controllo di processo con tecnologia di plc e microprocessori.

Mentre dunque la Scuola diventava sede di nuove attività formative per la riqualificazione professionale della manodopera già occupata, prese corpo una strategia di rilancio che mirava a far acquisire alla “Bufalini” maggiore autonomia operativa. Come affermò il direttore Gonzales, si doveva diversificare il prodotto offerto, aumentando “la gamma delle figure professionali ‘coperte’ e la gamma delle tipologie corsali”. Inoltre, per l’attività didattica, bisognava ricorrere ad altre figure professionali – che l’organico regionale e provinciale non offriva – con le competenze richieste dai nuovi campi di attività formativa.
L’opera di rilancio non poteva prescindere dalla costruzione di una fitta rete di collaborazioni con istituzioni, enti, imprese e associazioni locali. Ciò, in poco tempo, avrebbe portato la “Bufalini” a diventare un “polo formativo” di prim’ordine al servizio delle esigenze socio-economiche territoriali. Risalgono alla fine del 1993 l’avvio dei corsi della Scuola per Infermieri Professionali; la concessione della sala riunioni all’Università della Terza Età; l’apertura di uno sportello di Job Creation. Di lì a poco, nella sede della Scuola Operaia vennero ospitati pure gli uffici dell’Osservatorio Nucleo del Lavoro, del Nucleo Territoriale Mercato del Lavoro e Formazione Professionale della Provincia e dell’Istituto Regionale per la Formazione Professionale nel Terziario.
Questa fase di ripensamento del ruolo della Scuola Operaia e di avvio di nuove attività e collaborazioni coincise con un’approfondita riflessione sulla sua storia e sulle sua radici nella società locale. Nella sua sede, dal 23 settembre al 15 ottobre 1995, si tenne una mostra retrospettiva fotografica e documentaria, curata da Alvaro Tacchini, che insieme ad altre iniziative rafforzò il legame della città e del mondo imprenditoriale con la “Bufalini”. Sullo slancio della mostra, fu decisa la pubblicazione di una monografia sulla storia della scuola, presentata il 24 maggio 1997