Un eroe da “Domenica del Corriere”

 

Nel numero del 7 ottobre 1917, Achille Beltrame – il celebre autore dei disegni di copertina della “Domenica del Corriere”, immortalò l’insolta impresa di un coraggioso fante di Citerna:

“Il giorno 23 agosto 1917, il 159° Fanteria raggiungeva la vetta dello Jelenik, spingendo anche un battaglione all’occupazione di quota 747. Il soldato Leopoldo Buoncompagni [in realtà Boncompagni] da Citerna (Perugia), uscito dalle nostre linee con due compagni, penetrava in una caverna ed intimava la resa ai numerosi austriaci che l’occupavano. Un primo gruppo si arrese subito; gli altri si decisero soltanto quando il Buoncompagni ebbe sparato qualche colpo di fucile per intimorirli.

Il Buoncompagni riunì così 40 prigionieri. Mentre i suoi due compagni li custodivano, egli ritornò nella caverna e la visitò minutamente per assicurarsi che nessun soldato nemico gli fosse sfuggito. Non trovò che una chitarra. Postosi allora alla testa del drappello dei prigionieri, lo conduceva nelle nostre linee cantando canzonette e accompagnandosi con lo strumento”.

L’episodio gli valse una medaglia d’argento al valor militare. Boncompagni tornò invalido dal fronte. Una ferita da colpo d’arma da fuoco gli provocò una “anchilosi dell’articolazione del ginocchio sinistro con notevole ipotrofia di tutto l’arto” e lo costrinse a diversi interventi chirurgici [1].

 

 


 

[1] Boncompagni all’epoca aveva 24 anni. Nel dopoguerra risiedette a Pistrino. Su di lui si veda anche “Il Dovere”, 9 dicembre 1917.