Carta intestata della ditta di Rosalinda Vincenti.

L’industria tessile all’epoca dell’Unificazione italiana

Le relazioni statistiche inviate dal Municipio nel 1864 documentano un settore in espansione. Non si fa più riferimento a Luigi Bellanti, benché ancora vivente; però ne continuavano la fabbrica i fratelli Agostino e Antonio Sinnati, figli di primo letto di sua moglie Margherita. Il lanificio, cotoneria e tintoria dei Sinnati era arrivato a impiegare 90 operai, di cui 25 uomini, 60 donne filatrici e 5 fanciulli. Producevano “panni, peloni e peloncini di vari colori di lana e tessuti di cotone”, in quantità di 200 pezze all’anno di 14 canne ciascuna…

Il testo è nel documento allegato.