San Giustino. Sopra, lavandaie di campagna.

L’agitazione del maggio 1916

Nella valle, durante la guerra, la tensione accumulata raggiunse presto livelli esplosivi nel territorio rurale tra Lama, Celalba e Sangiustino. Furono le donne di quella zona, il 15 maggio 1916, a dar vita a un’agitazione contro l’aumento del prezzo del grano. Così ricostruì i fatti un assessore del Comune di San Siustino, Emedeo Polidori:

“Alcune donne di Celalba, quando la vendita era già cominciata e procedeva regolarmente, giunsero a Lama, si accordarono con altre del posto ed insieme incominciarono a gridare che il grano a L. 42 [al quintale] non doveva più vendersi, che nessuno lo comperasse, tutte dovessero recarsi a San Giustino ed esigere che ne fosse ribassato il prezzo a L. 40. Siccome ciò avveniva dinanzi al locale di vendita e poteva nascere qualche incidente, ordinò la chiusura e la cessazione della vendita, mandando subito il cantoniere ad avvertire i Reali Carabinieri ed il sindaco […]” [1].

Il sindaco Giuseppe Battaglini fece schierare le forze dell’ordine e riuscì a impedire che la manifestazione degenerasse. Quando il corteo delle dimostranti giunse in paese, inveì contro l’amministrazione comunale (“ladri”, “fateci tornare a casa i nostri mariti e figli! I signori hanno firmato la guerra!”), ma non provocò incidenti. Anche perché, a dire degli amministratori, le manifestanti non trovarono nel capoluogo e nelle altre frazioni la solidarietà auspicata: “Ad onor del vero le donne di San Giustino per quanto sollecitate e istigate, non parteciparono alla dimostrazione, e così quelle di Selci” [2].

Tornata la calma, dopo aver riportato il prezzo del grano a L. 40 il quintale, Battaglini avrebbe voluto dimettersi da sindaco. Riteneva infatti che la dimostrazione, invece che originata da questioni annonarie, fosse stata “ad arte creata e sobillata” da oppositori politici locali per protestare contro la guerra. Lo indussero a recedere dall’intento sia le pressioni del prefetto, sia la convinzione di altri amministratori che la manifestazione delle donne avesse in effetti avuto un carattere spontaneo.

 


[1] Archivio Storico del Comune di San Giustino [ASSG], Verbale del consiglio comunale, 19 maggio 1916. Per un approfondimento delle problematiche di quel periodo storico, si veda A. Tacchini, L’Alta Valle del Tevere e la Grande Guerra, Città di Castello 2008.

[2] Ibidem. Giuseppe Battaglini era allora assessore facente funzioni di sindaco.