Il primo nucleo della zona industriale.
Il terreno presso Riosecco dove sorse il primo nucleo della zona industriale.

La zona industriale di Riosecco

Con l’adozione del piano regolatore generale, il Comune si era già riproposto di attrezzare un’area industriale presso Riosecco, a nord della città. La Cassa di Risparmio erogò a tal fine un mutuo di 50 milioni. L’amministrazione comunale poté così affrontare la spesa complessiva di oltre 94 milioni per l’acquisto di 189 m2 di terreno a Riosecco e per le opere di urbanizzazione della zona industriale.
Alla fine del 1961 le scelte fondamentali erano ormai fatte. Non restava che mettersi all’opera per dotare la zona dei servizi essenziali e indurre gli imprenditori locali, con la cessione di lotti a prezzi di favore, a trasferirvisi dal centro storico. Vi era la convinzione che i nuovi e moderni insediamenti, contestualmente ad agevolazioni fiscali e finanziarie, avrebbero favorito l’espansione di imprese ancora confinate in ristretti spazi urbani, con conseguente incremento dell’occupazione. Alcuni artigiani e industriali tifernati dichiararono subito le loro disponibilità.
Nel 1964 erano già stati assegnati 33 lotti della zona industriale di Riosecco. In quell’anno stavano per iniziare i lavori di costruzione del lanificio di Lido Cecchi. L’imprenditore di Prato era tra i primi forestieri a cogliere l’opportunità offerta dalla presenza di aree attrezzate, dai finanziamenti agevolati e dalla competitività del costo della mano d’opera. Erano allora in corso ulteriori contatti con industriali di altre regioni.

In quel 1964 l’amministrazione comunale si mostrò compiaciuta del successo delle scelte fatte: “Molte aziende si sono trasferite ampliando i loro impianti; altre nuove sono sorte o vanno sorgendo; altri imprenditori, stimolati dalla presenza della zona industriale vanno costruendo le loro nuove aziende lungo la Tiberina. […] Si va delineando la fascia di industrializzazione da Città di Castello a Sansepolcro che rappresenta l’elemento essenziale per la pianificazione urbanistica ed economica dell’Alta Valle del Tevere umbra ed aretina”.