Prodotti della “Godioli & Bellanti” esposti alla Mostra dell’Artigianato del 1937.

La “Godioli & Bellanti”

Gino Godioli nel 1923 lasciò l’Officina Vincenti per mettersi in proprio con Angelo Bellanti in una bottega di via dell’Ospedale. Entrambi erano stati avviati al mestiere da Malvestiti. Che Godioli fosse un valente operaio lo dimostra la sua assunzione da parte del Comune nel 1914, incaricato del “servizio di macchinista dell’officina idroelettrica” del nuovo acquedotto. Ma la partenza per il fronte nella Grande Guerra troncò quell’esperienza di lavoro. Godioli aveva avuto modo di frequentare con profitto i primi corsi di disegno della Scuola Operaia; nel 1919, quando la “Bufalini” impiantò il laboratorio meccanico, chiesero proprio a lui, ancora in servizio alla “Vincenti”, di collaborare come istruttore dei fabbri. Alla Scuola dette subito un proficuo contributo, distinguendosi alla Mostra del Fer­ro Battuto…

Il testo è nel documento allegato.