Giovani Esploratori in campeggio a Monte Nerone.
Messa all'aperto dei Giovani Esploratori a San Giacomo.

I Giovani Esploratori Cattolici

Nelle celebrazioni della primavera del 1921 fecero la loro comparsa in pubblico i reparti dei Giovani Esploratori Cattolici. L’associazione, destinata a destare l’apprezzamento dei ragazzi e delle famiglie e, sull’altro fronte, a suscitare la malcelata invidia dei fascisti, era sorta in gran parte grazie al peculiare spirito di iniziativa e all’astuzia di Gabriotti. Il 6 gennaio, infatti, conversando con il tenente dei carabinieri Bernardini, era venuto casualmente a sapere che questi aveva ricevuto l’ordine di istituire in città un reparto degli Esploratori Nazionali. “Capii immediatamente” – avrebbe poi rievocato – “cosa significava per noi, in quel momento difficile, lasciare che altri inquadrassero i ragazzi con quelle formazioni militarizzate che sono la loro passione, e con audacia, senza neppure pensare alle conseguenze dell’atto dissi: ‘Ma perché volete fare il doppione! Mons. Liviero ha già costituito il reparto Esploratori Cattolici e si sta preparando la sua uscita appena pronte le divise!” Bernardini si mostrò perplesso e ricordò che bisognava porvi alla direzione un ufficiale. Nemmeno questo colse Gabriotti impreparato; disse infatti di essere stato scelto lui stesso, capitano, a capo dell’associazione. Il carabiniere, amico del vescovo, promise che avrebbe evitato di istituire gli Esploratori Nazionali purché nel giro di qualche giorno quelli cattolici avessero presentato tutta la documentazione richiesta. Gabriotti, in verità un po’ preoccupato per tanto suo ardire, corse subito da Liviero, ma il vescovo, interessato a mantenere sotto il controllo della Chiesa l’educazione dei giovani, apprezzò senza riserve lo stratagemma. Il giorno dopo “Voce di Popolo” annunciò la fondazione dell’associazione. Mancavano però le divise e i fondi. Gabriotti finì con il pagare di tasca propria la stoffa per vestirne una decina.
L’estratto è una sintesi, senza note, del testo in Venanzio Gabriotti e il suo tempo (Petruzzi Editore, 1993).