Bombardamento di Città di Castello in un disegno di Fernando Fusco.
Obbiettivi colpiti nell'incursione aerea del 14 maggio 1944.
Macerie dell'officina meccanica SAFIMA.
Stabilimento Lapi in rovina.
Fabio Pedoni
Iole Patrizia Paneni
Suor Maria Teresina Paneni
Giuseppe Nardi
Nello Fechi

I bombardamenti di Città di Castello e le vittime

Bombardamenti aerei su Città di Castello

23 gennaio 1944. Il primo bombardamento alleato sull’Alta Valle del Tevere colpì la periferia orientale di Città di Castello la quarta domenica di gennaio. Gli aerei Liberators del 449° Bomber Group avevano come obbiettivo lo scalo ferroviario di Perugia, ma dovettero ripiegare su bersagli secondari. Poco oltre le ore 12.30 furono sopra Città di Castello e scaricarono bombe di grosso calibro – 30 o 50 a secondo delle fonti – lungo la strada provinciale per Fano e sul sobborgo del Gorgone. L’incursione provocò tre morti. Non suonò alcun allarme aereo. Pochi minuti dopo tre velivoli, probabilmente appartenenti allo stesso reparto di bombardieri alla ricerca di obbiettivi secondari, raggiunsero Urbania, nel contiguo territorio marchigiano. Caddero bombe sul centro abitato, a quell’ora affollato di gente, e fu una tragedia, con 250 morti, 515 feriti e 284 case distrutte.

29 gennaio 1944. Verso mezzogiorno vennero lanciate 11 bombe di grosso calibro ancora nella zona periferica del Gorgone. Provocarono tre feriti e danneggiarono alcuni edifici e la rete dell’acquedotto. Forse si trattò di un attacco a bersagli secondari da parte di aerei B. 17 o B. 24 del 15° Air Force, che quel giorno prese di mira obbiettivi tra Toscana, Emilia Romagna e Marche.

28 aprile 1944, Trestina (Città di Castello). Il pomeriggio incursione aerea contro l’area della stazione; danneggiati materiale ferroviario e una locomotiva.

2 maggio 1944, Cerbara (Città di Castello). Alle ore 15.30 colpita l’area a nord di Città di Castello, tra Selci Lama, Cerbara e Regnano. Una vittima e qualche danno a fabbricati.

13 maggio 1944, Piosina (Città di Castello). Alle ore 22.30, lancio di bengala e successivo sgancio di due bombe. Provocarono l’interruzione della strada comunale.

14 maggio 1944. Alle ore 7.10, una formazione di 12 aerei P. 47D Thunderbolt appartenenti al 57° Fighter Group statunitense, attaccò la linea ferrata, sganciando 23 bombe da 500 libbre. Furono distrutti o gravemente danneggiati gli impianti industriali situati a ridosso della stazione ferroviaria: la Tipografia Lapi, la SAFIMA e l’Officina Vincenti e l’officina della Ferrovia Appennino Centrale; subirono danni l’edificio della stazione, la linea ferroviaria e numerosi vagoni.

14 maggio 1944, Sansecondo (Città di Castello). Una formazione di 16 velivoli P. 47D del 57° Fighter Group bombardò il tratto di ferrovia da Città di Castello a Trestina. Rimasero coinvolti anche gli adiacenti centri abitati. Alle ore 10.45, a Sansecondo, una bomba centrò un’abitazione. Si contarono 16 vittime e diversi feriti.

17 maggio 1944. Alle ore 6.30 caddero bombe presso il ponte ferroviario di Santa Lucia, il santuario di Canoscio e il convento degli Zoccolanti.

22 maggio 1944, Ranchi (Umbertide) e Promano (Città di Castello). Alle ore 14.50 mitragliamento del treno viaggiatori alla stazione di Ranchi e dell’abitato di Promano. Morirono due uomini; furono danneggiate tre vetture ferroviarie e incendiato un camion tedesco. La mattina, per un mitragliamento aereo della Ferrovia Appennino Centrale presso Branca (Gubbio), persero la vita due umbertidesi.

16 giugno 1944. Tre persone furono uccise dalle bombe cadute alle ore 15 presso il campo sportivo e l’acquedotto.

21 giugno 1944. Una vittima per incursione aerea.

23 giugno 1944. Due vittime per incursioni aeree.

25 giugno, 1944. Una vittima per incursione aerea.

Ringrazio Agostino Alberti per le informazioni di carattere militare.

 

 

Vittime tifernati di bombardamenti e mitragliamenti aerei

Le vittime del bombardamento di San Secondo sono elencate nello specifico articolo.

Bartolini Rosa, di Camillo, nata a Città di Castello il 27 gennaio 1895, residente a Morra, colona, coniugata con Giuseppe Mariangeli, deceduta il 26 giugno 1944 a Morra per bombardamento aereo.

Bernabei Maria, di Pietro, nata a Città di Castello il 18 luglio 1874, residente a San Paterniano, massaia, vedova di Giuseppe Bioli, deceduta il 23 giugno 1944 in loc. Popolo (Città di Castello) per bombardamento aereo.

Bistarelli Pietro, di Giovanni, nato a Città di Castello il 27 agosto 1876, residente a Riosecco, possidente, coniugato con Tullia Lignani, deceduto il 22 maggio 1944 a Ranchi del Nestoro (Umbertide) per mitragliamento aereo del treno.

Carletti Elsa, di Francesco, nata il 23 novembre 1926 a Città di Castello, dove risiedeva, casalinga, nubile, deceduta il 16 giugno 1944 per “ferite multiple per scoppio di bomba d’aereo”.

Carletti Luigi, di Francesco, nato il 19 settembre 1913 a Città di Castello, dove risiedeva, operaio, coniugato con Luisa Sideri, deceduto il 16 giugno 1944 per “ferite multiple per scoppio di bomba d’aereo”.

Fiorucci Giuseppe, di Sante, nato a Città di Castello il 22 dicembre 1866, residente a Garavelle, bracciante, celibe, deceduto il 21 giugno 1944 in loc. Zoccolanti (Città di Castello) per “ferite da bomba di aeroplano”.

Guerrieri Giovanni, di Pietro, nato il 13 novembre 1873 a Città di Castello, dove risiedeva, muratore, coniugato con Domenica Neri, deceduto il 23 gennaio 1944 a Città di Castello per bombardamento aereo.

Mariangeli Elio, di GioBatta, nato il 13 ottobre 1910 a Città di Castello, dove risiedeva, colono, coniugato con Margherita Vagnoni, deceduto il 23 gennaio 1944 in voc. Abeto (Città di Castello) per bombardamento aereo.

Nardi Giuseppe, di Luigi, nato a Pietralunga il 26 maggio 1865, residente a Garavelle, invalido, coniugato con Elisa Bruschi, deceduto il 23 giugno 1944 nell’ospedale di emergenza del Seminario Vescovile per ferite da bombardamento aereo.

Pancioni Piera, di Luca, nata a Monterchi, di anni 49, residente a Città di Castello, casalinga, coniugata con Luigi Bianconi, deceduta il 2 maggio 1944 a Cerbara (Città di Castello) per “asfissia in seguito a bombardamento aereo”.

Ricci Dionisio, di Giovanni, nato a Città di Castello il 2 giugno 1877, residente a Trestina, bracciante, coniugato con Virginia Zangarelli, deceduto il 16 giugno 1944 a Trestina per “ferita da scheggia” in bombardamento aereo.

Rossi Vito, di Eugenio, nato il 3 agosto 1891 a Città di Castello, dove risiedeva, colono, coniugato con Concetta Battistelli, deceduto il 27 giugno 1944 all’ospedale di emergenza del Seminario Vescovile per “ferite multiple in seguito a bombardamento aereo”.

Senesi Mario, di Salvatore, nato l’11 giugno 1925 a Città di Castello, dove risiedeva, meccanico, celibe, deceduto il 23 gennaio 1944 a Città di Castello per “soffocamento per scoppio di bomba d’aereo”.

 

 

Vittime tifernati per bombardamenti in altre città

Carozzi Nello, di Giovanni, nato a Siena il 3 novembre 1884, residente a Città di Castello, ferroviere capotreno, coniugato con Olga Barboni, deceduto il 2 dicembre 1943 ad Arezzo per bombardamento aereo.

Dini Dario, di Luigi, nato il 15 luglio 1924 a Città di Castello, dove risiedeva, studente, deceduto il 10 giugno 1944 a Perugia per bombardamento aereo.

Fecchi Nello, di Antonio, nato a Gubbio e residente a Città di Castello, di anni 31, coniugato con Rina Migni, deceduto nel bombardamento di Arezzo il 2 dicembre 1943.

Martinelli Mario, di Luigi, nato a Umbertide il 18 febbraio 1924, residente a Città di Castello, manovale, celibe, deceduto il 10 giugno 1944 a Perugia per bombardamento aereo.

Nucci Adalgisa, di Pietro, di anni 22, residente a Falerno (Città di Castello), deceduta ad Arezzo per bombardamento.

Paneni Iole Graziella, di Alfredo, nata a Città di Castello nel 1924, deceduta il 25 settembre 1943 a Bologna per bombardamento aereo.

Paneni Adriana (suor Teresina), di Alfredo, nata a Città di Castello il 21 maggio 1923, deceduta a Città di Castello il 3 ottobre 1943 per le ferite subite nel bombardamento aereo di Bologna del 25 settembre.

 

 

Per il testo integrale, con le note e la fonte delle illustrazioni, si veda il mio volume Guerra e Resistenza nell’Alta Valle del Tevere 1943-1944, Petruzzi Editore, 2016.