Civili assassinati nella valle del Nestoro

Badia Petroia – Lugnano (6-8 luglio 1944). Durante il passaggio del fronte bellico, tra il il 6 e l’8 luglio 1944, oltre alla strage del Pian dei Brusci si verificarono nella valle del Nestoro altre uccisioni di civili da parte delle truppe tedesche in ritirata.

6 luglio, Lugnano

Contini Domenico, di Serafino, nato a Città di Castello il 6 giugno 1900, residente a Lugnano, bracciante, coniugato con Caterina Battistoni, deceduto “in seguito a ferita da arma da fuoco sparatagli dai tedeschi”.

7 luglio, Morra

Regini Domenica, di Luigi, nata a Città di Castello l’11 febbraio 1893, residente a Morra, colona, sposata con Bartolomeo Brozzi, vittima di esecuzione sommaria insieme al figlio:

Brozzi GioBatta, di Bartolomeo, nato a Città di Castello il 27 novembre 1920, residente a Morra, colono, celibe.

8 luglio, Badia Petroia

Doti Orlando, di Guglielmo, nato a Città di Castello il 24 ottobre 1919, residente a Badia Petroia loc. Colle 86, colono, ucciso “mitragliato” dai tedeschi.

Poggioni Angelo, di Nazzareno, nato a Umbertide il 30 marzo 1889, residente a Città di Castello, colono, coniugato con Ida Rumori, “mitragliato dai soldati germanici”.

8 luglio, San Vittorino

Venturini Emilio, di Luigi, nato a Città di Castello il 13 giugno 1894, residente a San Biagio del Cornetto, colono, coniugato con Antonella Bartolucci, fucilato dai tedeschi.

La Commissione Regionale per il Riconoscimento dei Partigiani dell’Umbria qualificò impropriamente come “partigiani combattenti caduti” Brozzi (indicato come staffetta partigiana), Doti e Poggioni. Non essendo stati effettivamente partigiani, la qualifica avrebbe dovuto essere di “caduti per la lotta di Liberazione”. Ciò avvenne molto probabilmente per garantire alle famiglie delle vittime qualche ulteriore beneficio di carattere normativo e finanziario.

 

Per il testo integrale, con le note e i riferimenti iconografici, si veda il mio volume Guerra e Resistenza nell’Alta Valle del Tevere 1943-1944, Petruzzi Editore, 2016.