Ricordo funebre di Giuseppe Antoniucci e della figlia Leda Margherita.
Canoscio e il santuario.
Badia Petroia
Lapide a Badia Petroia in ricordo delle vittime civili.

Vittime di bombardamenti di artiglieria a Canoscio e Badia Petroia

Il 10 luglio, nella zona di Canoscio, persero la vita a causa della guerra due forestieri che vi erano sfollati, un contadino e una bimba di un anno di età; a poca distanza, a Badia Petroia, schegge di granate uccidevano il capomastro antifascista tifernate Giuseppe Antoniucci, con la figlia adolescente, e un anziano mezzadro. L’indomani morì un ragazzo di 19 anni a San Secondo. Il 12 luglio altre due vittime tra la popolazione contadina, a San Secondo e a Valdipetrina.

 

10 luglio, Badia Petroia

Antoniucci Giuseppe, di Raffaele, nato il 19 marzo 1892 a Città di Castello, dove risiedeva, muratore, coniugato con Armida Boriosi, deceduto il 10 luglio 1944 a Badia Petroia (Città di Castello) per ferite da scoppio di granata.

Antoniucci Leda, di Giuseppe, nata il 12 novembre 1932 a Città di Castello, dove risiedeva, deceduta il 10 luglio 1944 a Badia Petroia (Città di Castello) per ferite da scoppio di granata.

Rossi Adele, di Angelo, nata a Città di Castello il 22 settembre 1886, residente a Canoscio, bracciante, deceduta il 10 luglio 1944 a Badia Petroia (Città di Castello) per ferite da scheggia di artiglieria.

10 luglio, Canoscio

Tofanelli Domenico, di Giovanni, nato il 6 novembre 1891 a Città di Castello, dove risiedeva, colono, coniugato con Letizia Giogli, deceduto il 10 luglio 1944 a Canoscio (Città di Castello) per ferite da bombardamento di artiglieria.

Tofanelli Assunta, di Giovanni, nata il 13 maggio 1943 a Città di Castello, dove risiedeva, di famiglia colonica, deceduta il 10 luglio 1944 a Canoscio (Città di Castello) per ferite da bombardamento di artiglieria.

non residenti

Bertlè Giuseppe, di Giacomo, nato nel 1902 a Bolzaneto (Genova), arrotino, deceduto il 10 luglio 1944 a Canoscio (Città di Castello) per bombardamento di artiglieria.

Tarchiani Gina, di Giovanni, nata a Firenze, di anni 31, casalinga, coniugata con Luigi Sarboni, deceduta il 10 luglio 1944 a Canoscio (Città di Castello) per ferite da schegge di granata.

 

Per il testo integrale, con le note e i riferimenti iconografici, si veda il mio volume Guerra e Resistenza nell’Alta Valle del Tevere 1943-1944, Petruzzi Editore, 2016.