Soprattutto in virtù dello sviluppo dello Stabilimento Tipo-Litografico di Scipione Lapi, Città di Castello avviò i primi timidi passi verso l’industrializzazione. Il contesto economico altotiberino rimaneva però prettamente agricolo, con una proprietà terriera all’interno della quale emergevano pochi possidenti con spiccato spirito imprenditoriale. Nei momenti di emergenza di quegli anni
Contestualmente cresceva il pluralismo politico, che stava creando le premesse per una più vasta partecipazione popolare alle vicende elettorali, per la lenta ma progressiva sindacalizzazione dei lavoratori di campagna e di città e, di conseguenza, per la crescita sia delle condizioni di vita, sia della cultura di base dei ceti meno abbienti.
Le fotografie nel sito, se non dell’autore, provengono per lo più dalla Fototeca Tifernate On Line.
Si chiede a quanti attingeranno informazioni e documentazione di citare correttamente la fonte.