Gli altri Studi fotografici

Fotorapida Bartoccioni. Dopo aver lavorato come ritoccatore in uno studio fotografico romano, Tommaso Bartoccioni rilevò nel 1938, quando aveva 34 anni d’età, l’attività di Emilio Micchi a Rignaldello. Poi la denominò Fotorapida e nel 1940 si trasferì al numero civico 9b di corso Vittorio Emanuele. Avviò al mestiere diversi suoi figli. Non per tutti, però, ci fu possibilità di lavorare a Città di Castello. Lello e Mario Bartoccioni tentarono sin da giovani la fortuna in Argentina, dove aprirono Foto Bartoccioni a Rio Cuarto, in provincia di Cordoba; lo Studio è diventato un affermato laboratorio per lo sviluppo del colore. Prese la via dell’emigrazione anche Gianni Bartoccioni: dopo aver tenuto in vita un suo Studio in via Oberdan (Foto Gianni), lasciò la fotografia e trovò lavoro in Svizzera.

Con il padre Tommaso rimase il più giovane Aldo, destinato a prendere in mano le sorti di Fotorapida; prima di lui coadiuvarono Tommaso nel negozio anche le figlie Liliana e Wanda. Quando dunque Tommaso morì nel 1964, Aldo seppe dare continuità allo Studio, che rimase in vita fino al 1989. Si è distinto per alcune mostre fotografiche e per aver intuito l’importanza di fornire alle aziende, specialmente del mobile in stile, il supporto di immagini di qualità per le loro campagne pubblicitarie.

 

Foto Bani. Cresciuto nello Studio Fotografico Moderno di Pais, nel 1956 Francesco Bani si mise in proprio, dapprima al n. 3 di via Mazzini, poi, dal 1959, in piazza Matteotti. Ha caratterizzato in senso commerciale la sua attività. Per un lungo periodo, prima dell’avvento del digitale, hanno rappresentato il cespite di entrata fondamentale dei fotografi le richieste di sviluppo e stampa di fotografie in bianco e nero e, quindi, a colori, e i servizi per matrimoni e altre cerimonie. Con Bani ha collaborato la moglie Anna Maria Perugini, che è stata abile ritoccatrice. Il figlio Riccardo lo affianca nella gestione dello Studio dal 1973.

 

Photo Studio Cari. Dopo brevi esperienze da apprendista con Francesco Pais e Tommaso Bartoccioni, Ennio Cari si arruolò volontario nel Genio e, durante la guerra, fu utilizzato per riprese di documentazione militare e per la stampa di fotografie. Al termine del conflitto, fece l’ambulante fotografo nelle Marche e in Liguria con un socio. Frequentavano le località turistiche e Cari aveva soprattutto il compito della stampa e del ritocco delle immagini. Si erano dotati di una camera oscura mobile. In seguito Cari mise su bottega a Città di Castello, prima in via Plinio il Giovane, quindi, dal novembre 1959, al  n. 9 di via Sant’Antonio; infine nell’odierna sede all’imbocco della stessa via, in piazza Andrea Costa. Ennio Cari è stato attivo fino alla seconda metà degli anni ’90, affiancato dai figli Catia e Aldo, che vi lavora dal 1984 e che è l’attuale gestore dello Studio.

 

Foto Minciotti. Giovanni Minciotti iniziò a fotografare quand’ancora era dipendente della “Francesco Nardi & Figli”.

 

 

Il resto del testo (Foto Giacinti, La Fotografia, Foto Rillo, Foto Jey, Foto Franco) è nell’allegato