1996 – politiche

Le elezioni segnano un deciso passaggio verso il bipolarismo. A sfidarsi sono due schieramenti: L’Ulivo, guidato da Romano Prodi (Partito Democratico della Sinistra, Partito Popolare, Rinnovamento Italiano, Verdi e accordo di desistenza con Rifondazione Comunista) e il Polo per le Libertà, con a capo Silvio Berlusconi (Forza Italia, Alleanza Nazionale, CCD-CDU).
A Città di Castello L’Ulivo, con oltre il 57%, perde consensi rispetto alle regionali del 1995, ma ne guadagna rispetto alle politiche del 1994. In crescita il Polo delle Libertà, che però si ferma al 38,6%. Tra i partiti, flessione del PDS e aumento di Rifondazione Comunista. Nel centro-destra, stabile l’elettorato di Forza Italia, in crescita quello di Alleanza Nazionale, che diviene il secondo partito. Si presentano per la prima volta i Popolari per Prodi, con il 5,4%, e la Lista Dini, con il 4,3%.

Il collegio uninominale n. 3, che comprende il territorio tifernate, rielegge Mauro Agostini (PDS). In allegato, il riepilogo statistico dei dati elettorali…