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Atlante della Memoria

Strage di San Polo

La mattina del 14 luglio, con un improvviso attacco, i tedeschi liberarono alcuni commilitoni prigionieri, catturano numerosi partigiani e le persone sfollate nella zona, uccisero alcuni civili, tra cui donne, anziani e bambini, e condussero il resto a San Polo. Li massacrarono dopo ore di spietate violenze. L'operazione repressiva nella zona si concluse con la morte di 78 persone, in uno scenario di raccapricciante brutalità. Autori della strage furono militari del 274º reggimento corazzato della 94ª divisione di fanteria tedesca. Tra le vittime vi furono i dirigenti partigiani Calò, Ricapito e Vasco Lisi; riuscì invece fortunosamente a sfuggire alla cattura a Molin dei Falchi il comandante della “Pio Borri” Siro Rosseti.