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Atlante della Memoria

Fucilazione di partigiani a Serra delle Balze

Serra delle Balze (Verghereto)
2 luglio 1944

Il rastrellamento nazi-fascista del 2 luglio 1944 strinse in una morsa la zona montana tra Balze di Verghereto e Casteldelci. Caddero in trappola e furono fucilati sul posto otto giovani, partigiani o loro simpatizzanti: tra di essi Gustavo Bardeschi e Agostino Moroni, di Badia Tedalda, uccisi a Serra delle Balze insieme al giovane renitente di Falera Giuseppe Casini. Morirono anche il diciannovenne Giuseppe Pettinari di Pieve Santo Stefano, torturato e fucilato a Lamone di Casteldelci insieme al coetaneo Luigi Lazzarini, di Molino di Bascio, e a Gettulio Marcelli, di 21 anni, di Ca Marcelli. Bardeschi, Lazzarini e Pettinari militavano nella 8a Brigata Garibaldi romagnola. Quel giorno furono uccisi anche due triestini, rimasti senza nome. I nazi-fascisti inoltre dettero alle fiamme i casolari di Bigotta, Lamone e Montagna, dove erano passati i partigiani, e si accanirono contro la gente del posto, comprese alcune donne.

Bardeschi Gustavo, di Angiolo, nato a Badia Tedalda il 2 aprile 1908, residente a Pratieghi, coniugato con Vivetta Isola Calchetti, partigiano combattente della 8aBrigata Garibaldi romagnola dal 3 aprile 1944.

Moroni Agostino, di Sante, nato a Pieve Santo Stefano il 12 febbraio 1902, residente a Badia Tedalda, bracciante, coniugato con Maria Bigiarini.