L’Altrapagina

La mia collaborazione con il mensile altotiberino “L’Altrapagina” risale al febbraio 1984, quando il periodico era al suo secondo numero, con la rubrica culturale “Una foto una storia”. Divenne continuativa dall’ottobre 1987, su tematiche di carattere politico, sociale e culturale. Una delle rare “voci libere” del giornalismo altotiberino, “L’Altrapagina” ha raccolto intorno a se personaggi di idee e di interessi molto vari, però accomunati dal desiderio di indagare a fondo la realtà locale e di stimolare attenzione verso i valori della partecipazione democratica, della solidarietà internazionale, del dialogo fra culture e religioni diverse.
Furono collaboratori de “L’Altrapagina” nei suoi primi quattro anni Enzo Rossi, Antonio Guerrini, Pierluigi Bruschi, don Achille Rossi, Mario Scarscelli, Rossella Mercati, don Paolino Trani, Giovanna Pucci, Michele Gambuli, Edda Tassi, Oliviero Dottorini, Sandro Rondoni, Marcello Barni, Norberto Pentiricci, Marco Bani, Roberto Cuccolini e Dino Marinelli. Dal 1986 iniziarono a inviare loro contributi al giornale Pippo Mencarelli, Novello Bruscoli, Piero Pellegrini e Remo Ruggieri. Baldino vi ha pubblicato vignette dal 1985.
Fin dal primo anno “L’Altrapagina” si aprì alle problematiche dell’intera vallata, soprattutto di Sansepolcro, per contribuire ad abbattere quei residui di municipalismo che da secoli ne impediscono l’auspicabile valorizzazione.
“L’Altrapagina” dal 1995 ha dato rilievo alle indagini della realtà giovanile che ho realizzato per “Fuoriclasse”, periodico dell’odierno istituto di istruzione superiore “Patrizi-Baldelli”.
Dopo la morte del direttore Enzo Rossi (2015), che ha dato un apporto straordinario alla vita del periodico, ne ha assunto le redini Antonio Guerrini. Don Achille Rossi continua ad essere l’anima delle pagine di approfondimento che sin dalle origini caratterizzano il giornale.
Con la sua longevità, “L’Altrapagina” è entrata di fatto nella storia del giornalismo tifernate. Detiene ancora il record di prolungata attività il socialista “La Rivendicazione”, con complessivi 42 anni di vita come periodico (1902-1921, 1946-1967) e diverse altre uscite come numero unico, specialmente in occasione del Primo Maggio. Tutti gli altri giornali locali hanno avuto durata ben inferiore: sedici anni il cattolico “Voce di Popolo” (1910-1926), otto anni il bimestrale culturale “L’Alta Valle del Tevere” (1933-1940) e il cattolico “Gioventù nova” (1905-1912), sette anni il monarchico “Alto Tevere” (1903-1909), sei anni il fascista “Polliceverso” (1921-1926). Un discorso a parte merita un altro illustre foglio locale, “Voce cattolica”, iniziato nel marzo 1945, che da giornale tifernate si è poi affermato come periodico di carattere regionale.

Sito ufficiale: www.altrapagina.it