Il periodo della deflazione Grafico con i risultati finanziari della Cassa fino al 1926.
Prestiti agevolati per gli agricoltori.

Il periodo della deflazione

Mentre il fascismo penetrava in tutte le articolazioni della vita sociale tifernate, la Cassa di Risparmio riuscì a restare al di fuori delle burrascose vicende politiche di quel periodo. Nel maggio del 1925 il partito fascista ne assunse le redini, ponendo alla presidenza Furio Palazzeschi. Proprio allora Mussolini promosse la drastica politica deflazionistica che mirava a rivalutare la lira. Ciò comportò severe riduzioni al credito e un periodo di recessione che risultò fatale alle attività economiche più vulnerabili.
In tale scenario, la Cassa di Risparmio si mosse per sostenere l’edilizia e l’agricoltura. Gli effetti recessivi della politica deflazionista governativa parvero già attenuarsi nel 1928. La Cassa fu pure autorizzata a esercitare il credito agrario di esercizio nel mandamento di Città di Castello. All’ulteriore incremento dei depositi si accompagnarono positivi riscontri delle misure creditizie adottate a favore di alcuni settori produttivi.