Atlante della Memoria

Alta Valle del Tevere 1943-1944

Mappa interattiva

La sommossa delle donne di Sangiustino

L’agitazione del maggio 1916

Nella valle, durante la guerra, la tensione accumulata raggiunse presto livelli esplosivi nel territorio rurale tra Lama, Celalba e Sangiustino. Furono le donne di quella zona, il 15 maggio 1916, a dar vita a un’agitazione contro l’aumento del prezzo del grano. Così ricostruì i fatti un assessore del Comune di Sangiustino, Emedeo Polidori:

 

“Alcune donne di Celalba, quando la vendita era già cominciata e procedeva regolarmente, giunsero a Lama, si accordarono con altre del posto ed insieme incominciarono a gridare che il grano a L. 42 [al quintale] non doveva più vendersi, che nessuno lo comperasse, tutte dovessero recarsi a Sangiustino ed esigere che ne fosse ribassato il prezzo a L. 40. Siccome ciò avveniva dinanzi al locale di vendita e poteva nascere qualche incidente, ordinò la chiusura e la cessazione della vendita, mandando subito il cantoniere ad avvertire i Reali Carabinieri ed il sindaco […]” [1].

 

Il sindaco Giuseppe Battaglini fece schierare le forze dell’ordine e riuscì a impedire che la manifestazione degenerasse. Quando il corteo delle dimostranti giunse in paese, inveì contro l’amministrazione comunale (“ladri”, “fateci tornare a casa i nostri mariti e figli! I signori hanno firmato la guerra!”), ma non provocò incidenti. Anche perché, a dire degli amministratori, le manifestanti non trovarono nel capoluogo e nelle altre frazioni la solidarietà auspicata: “Ad onor del vero le donne di Sangiustino per quanto sollecitate e istigate, non parteciparono alla dimostrazione, e così quelle di Selci” [2].

Tornata la calma, dopo aver riportato il prezzo del grano a L. 40 il quintale, Battaglini avrebbe voluto dimettersi da sindaco. Riteneva infatti che la dimostrazione, invece che originata da questioni annonarie, fosse stata “ad arte creata e sobillata” da oppositori politici locali per protestare contro la guerra. Lo indussero a recedere dall’intento sia le pressioni del prefetto, sia la convinzione di altri amministratori che la manifestazione delle donne avesse in effetti avuto un carattere spontaneo.



[1] Archivio Storico del Comune di Sangiustino [ASSG], Verbale del consiglio comunale, 19 maggio 1916. Per un approfondimento delle problematiche di quel periodo storico, si veda A. Tacchini, L’Alta Valle del Tevere e la Grande Guerra, Città di Castello 2008.

[2] Ibidem. Giuseppe Battaglini era allora assessore facente funzioni di sindaco.